L’allarme dei cittadini sui tombini storici spariti dal Parco Falcone-Borsellino
A Latina, il passato rischia di sparire.Nonostante le sue radici, strettamente legate al periodo delle bonifiche integrali, pezzi di storia della città stanno scomparendo sotto il peso di lavori di ristrutturazione che sembrano ignorare il loro valore. Un grido d’allarme si è levato dai social network, dove i cittadini denunciano la sparizione dei tombini con il nome originale della Città e dei cordoli in travertino, elementi originali del Parco Falcone-Borsellino, ex Parco Arnaldo Mussolini.
La segnalazione è chiara e dettagliata: durante gli attuali lavori di riqualificazione, i caratteristici tombini in ghisa sono stati sostituiti con anonimi tombini in cemento. Ma non è l’unica perdita. Anche i cordoli stradali in travertino, che risalgono alla fondazione della città, sono stati rimpiazzati con moderni e impersonali blocchi di cemento.
Questo intervento, purtroppo, è solo l’ultimo di una serie di scempi che negli anni hanno privato Latina di parti uniche della sua identità urbana. I cittadini sottolineano come, indipendentemente dalla simbologia, questi elementi siano testimonianze autentiche della nascita e dello sviluppo della città. Distruggere o nascondere questi manufatti equivale a cancellare un pezzo di memoria storica che, nel bene e nel male, appartiene a tutti i latinensi. Non si tratta di fare un discorso ideologico, ma di tutelare un patrimonio architettonico che racconta le origini di Littoria.
La denuncia è forte e chiede chiarezza a chi gestisce i lavori e a chi amministra. Dove sono finiti i tombini e i cordoli rimossi? Non devono sparire nei magazzini o nelle discariche, ma essere custoditi e valorizzati, magari in un museo che possa raccogliere tutti quei reperti che, uno dopo l’altro, stanno scomparendo.
Latina ha già sofferto abbastanza a causa di demolizioni sconsiderate e interventi poco sensibili alla sua storia. Il rischio, ora, è che la riqualificazione di un’area così centrale come il Parco Falcone-Borsellino diventi l’ennesima occasione persa per salvaguardare la memoria urbana e l’autenticità di una città che, più di altre, ha bisogno di fare i conti con il proprio passato per guardare al futuro.
Cosa ne pensano i cittadini di Latina di questa situazione? Hanno altre segnalazioni simili da fare?












